Una tecnologia sempre più rilevante, grazie all’affermarsi dei progetti IoT e dell’Industry 4.0.

A livello macroscopico un sistema di Edge Computing si presenta come un’architettura IT distribuita e decentralizzata, definita da IDC come “una rete mesh di micro data center, in grado di elaborare e memorizzare dati critici localmente, e di trasmettere tutti i dati ricevuti e/o elaborati a un data center centrale o a un repository di cloud storage”. L’IDC (International Data Corporation) è la prima società mondiale specializzata in ricerche di mercato, servizi di consulenza e organizzazione di eventi nei settori ICT e dell’innovazione digitale.

Come abbiamo già potuto vedere nell’articolo precedente riguardo l’importanza del cloud, i data center centralizzati hanno da tempo reso evidenti i propri svantaggi. Ecco perché sono stati sostituiti dalle infrastrutture Cloud. Anch’esse però presentano dei limiti e uno dei più rilevanti è legato all’impossibilità di stabilire connessioni sempre affidabili, cioè in grado di sostenere, per esempio, i flussi continui di dati provenienti da sensori e oggetti connessi in ottica IoT. Un altro è quello legato alla latenza, quindi al tempo necessario per trasmettere un pacchetto dati attraverso la rete pubblica che il cloud sfrutta. Per ovviare a questi problemi, negli ultimi anni si sta affermando questo nuovo approccio che, a detta di diversi analisti, guadagna consensi crescenti, in molteplici segmenti e in diversi ambiti applicativi.

Micro Data Center: e la sua importanza per l’Edge Computing

Se si opta per un’architettura di Edge Computing, le risorse di calcolo e lo storage possono essere trasferiti dal data center centralizzato alla periferia della rete per creare data center regionali o Micro Data Center costituiti, spesso, da un unico dispositivo hardware super compatto, facile da installare, aggiornare e manutenere. Ma, soprattutto, economico e performante.

Il vantaggio più importante di un Micro Data Center è la sua flessibilità nel far utilizzare alle aziende un’ampia varietà di applicazioni rispondendo così non solo alle esigenze specifiche di un progetto IoT ma a bisogno molto più estesi.

I benefici dell’edge computing 

Ci sono molti benefici che l’Edge computing può portare: innanzitutto, può aiutare gli utenti ad accedere ai dati di cui hanno bisogno rapidamente, con meno latenza e senza utilizzare gran parte della preziosa larghezza di banda. Non meno importante è l’aspetto sicurezza: l’archiviazione dei dati presenta dei rischi, ma i sistemi cloud sono più difficili da controllare per le aziende, poiché si trovano in data center remoti, gestiti tramite un sistema centralizzato. Al contrario l’edge computing può permettere di fornire l’analisi dei dati in tempo quasi reale e, poichè a differenza del cloud si basa su una rete distribuita di infrastrutture, è per certi versi più “al riparo” da eventuali disservizi, i quali difficilmente interesseranno contemporaneamente tutti i nodi della rete.

Praticamente, cosa si può realizzare grazie all’Edge Computing?

Video streaming:

Video sorveglianza smart. Il video streaming è il tipico caso di un’applicazione ad alto consumo di banda per cui l’Edge Computing può rivelarsi una scelta efficace. L’analisi in tempo reale, e in loco, dei filmati (Edge Analytics) permette di generare allarmi e intervenire tempestivamente nel caso in cui si evidenzino anomalie o situazioni potenzialmente pericolose.

Latenza e transazioni finanziarie:

Altro caso d’uso interessante è quello delle applicazioni particolarmente sensibili alla latenza, come le transazioni finanziarie. Uno dei maggiori problemi che le banche hanno è quello di intercettare e bloccare prontamente le transazioni “non conformi”, come un acquisto operato tramite carta di credito rubata. In questi casi i dati acquisiti dal POS devono essere rielaborati nel giro di pochissimi secondi.

Retail 4.0:

Ne esistono tanti diversi format con un unico punto in comune: sfruttare il mondo fisico e il mondo virtuale, il cloud e la mobility, utilizzando i Micro Data Center e scegliendo sempre più spesso soluzioni ibride e iperconvergenti. Si compra on line e si ritira in store, si sceglie in store e se la merce non c’è si ordina on line, si acquista in rete ma se l’oggetto non piace si va in negozio a restituirlo. I negozi, sempre più connessi e comunicanti, offrono ai clienti varie formule per consultare le informazioni on line: totem, tablet, specchi e pareti interattive ma anche app e soluzioni come Qr code e beacon che consentono di incanalare messaggi e gestire meglio la relazione.

Compagnie di telecomunicazione:

L’Edge Computing rappresenta la soluzione ideale anche per le telco, che utilizzano queste architetture distribuite per costruire le reti cellulari di ultima generazione (5G). Anche le società che operano nel broadcasting di nuova concezione, on demand e in tempo reale (modello Netflix per intenderci), possono trarre enormi benefici dall’Edge Computing.

Per maggiori informazioni riguardo alla possibilità di implementare un servizio che sfrutta la tecnologia di Edge Computing contattaci qui.