Negli ultimi tre anni, è aumentato notevolmente il numero di Stati che si sono dotati di strategie nazionali di cyber security. Come è noto, infatti, con l’avvento della crisi sanitaria, il numero di attacchi cibernetici è aumentato esponenzialmente, spingendo a considerare prioritario il problema della cyber sicurezza. Risale a novembre 2021, infatti, il lancio della Seconda Edizione della Guida per lo Sviluppo di Strategie di Cyber Sicurezza Nazionale.
Ma di cosa si tratta?
Guida per lo Sviluppo di Strategie di Cyber Sicurezza Nazionale
La Guida può essere considerata come una preziosa risorsa per i Paesi di tutto il mondo in quanto mette a disposizione le migliori pratiche riconosciute internazionalmente per elaborare un approccio sicuro, resiliente e più sostenibile allo sviluppo digitale e alla protezione delle infrastrutture critiche e ai servizi essenziali.
La prima versione del testo risale al 2018 ed oggi, alla luce del crescente processo di digitalizzazione, è stata arricchita e resa più moderna grazie al lavoro di rinomati esperti di cyber security, soggetti provenienti dal mondo delle organizzazioni internazionali e regionali, organizzazioni non governative, settore privato e mondo accademico.
Mai come in questo momento storico, infatti, è necessario ricorrere alla digitalizzazione e all’ industry 4.0 per la ripresa dell’economia post pandemia ma occorre farlo con estrema attenzione verso la sicurezza delle reti e la tutela dei dati.
Purtroppo, questo aspetto, piuttosto che essere privilegiato è spesso venuto meno causando problemi piuttosto seri.
La Guida, come nella sua versione precedente, si articola in tre sezioni:
Lifecycle: elenca gli step da seguire per formulare una strategia efficace. Contiene, inoltre, la lista delle autorità nazionali e degli stakeholders che dovrebbero essere coinvolti nel processo.
Overarching Principles: contiene principi generali e trasversali che, se applicati in tutte le fasi e pratiche di una strategia, pongono le basi per costruire una visione lungimirante in tema di cyber security nazionale.
Good Practice: contiene le buone pratiche per rendere una strategia completa ed efficace, consentendo di adattarla al contesto nazionale.
Dal 2018, anno di pubblicazione della prima versione della Guida, come anticipato, c’è stato un aumento nella numerica di strategie nazionali di cyber security.
Tuttavia la strada da fare è ancora lunga e le sfide da affrontare sono numerose considerando che gli attacchi si fanno sempre più numerosi ma anche più complessi e sofisticati.
La strategia nazionale italiana di cyber security
Per quanto riguarda l’Italia, possiamo dire che il nostro paese ha dimostrato un’attenzione significativa che ha portato a un processo di continuo miglioramento in ambito di cyber security, processo che prosegue con impegno, allo scopo di rafforzare sempre di più la sicurezza cibernetica nazionale.