startup cybersecurity italiane

Le recenti indagini condotte dall’Osservatorio Information Security & Privacy del Politecnico di Milano hanno confermato come la pandemia in atto abbia determinato un importante incremento degli attacchi informatici.

L’intento dell’indagine, con il sostegno dei dati raccolti, è stato quello di indirizzare un numero sempre più crescente di aziende nell’affrontare il tema della sicurezza informatica.

È fondamentale, infatti, che le aziende siano dotate di strumenti e tecnologie in grado di monitorare e controllare le attività legate alla cybersecurity.

Tra gli altri obiettivi della ricerca, il tentativo di fotografare l’attuale situazione in Italia sulle realtà emergenti in tema cybersecurity.

Nello scenario delineato giocano un ruolo fondamentale le startup.

Cybersecurity: la situazione in Italia

La recente espansione del mercato della cybersecurity ha determinato senza dubbio un forte incremento, nel mercato globale, degli investimenti in questo settore. Questa nuova tendenza ha necessariamente spinto anche gli investitori italiani a fare un passo avanti nel campo della sicurezza informatica.

Seppur trovandosi in una situazione di netta arretratezza rispetto ad altre realtà come quella statunitense, l’Italia ha registrato la crescita del numero di startup innovative.

Startup Cybersecurity: alcuni esempi 

Sono diverse le startup emergenti che puntano a diventare un riferimento in campo cyber security nel prossimo futuro.

Scopriamone alcune.

  • Exein: fondata nel Lazio a luglio 2018, è una startup che opera nel campo dell’IoT e dell’Industrial Security. Exein è tra le startup che ha ottenuto uno dei finanziamenti più cospicui nel campo della cybersecurity: parliamo di 2 milioni di euro. Si caratterizza per aver sviluppato un software middleware per la sicurezza del firmware.
  • Ermes Cyber Security: startup spin-off del Politecnico di Torino nata nell’aprile 2017. Ermes Cyber Security sfrutta algoritmi basati sul Machine Learning e i Big Data per contrastare i possibili rischi derivanti dai web tracker, ovvero strumenti in utilizzati per monitorare e tracciare la navigazione degli utenti e che possono però essere utilizzati da soggetti malintenzionati.
  • Kopjra: nata nel 2014, con l’headquarter stabilito a Bologna, la startup si occupa della protezione della proprietà intellettuale e della privacy su internet. Ha ottenuto finanziamenti pari a 600.000 euro. In ambito data protection, Kopjra ha sviluppato una soluzione dedicata all’archiviazione sicura dei dati, dei consensi e delle informative sottoscritte dagli utenti.
  • Swascan: nata nel 2016, Swascan è una startup che offre una piattaforma di servizi di IT Security completamente in Cloud. Permette, inoltre, di verificare l’affidabilità dei siti e delle applicazioni web e la sicurezza e la qualità del codice sorgente degli applicativi. Non solo, ma i servizi della piattaforma Swascan permettono di identificare il livello di compliance aziendale al GDPR e suggeriscono le azioni concrete da migliorare per adeguarsi alla normativa.