Ecco gli altri 5 importanti trend.

Manca ormai meno di un mese al nuovo anno ed è il momento migliore per tirare le somme del 2019 ed iniziare a guardare al 2020 per conoscere quali saranno i trend tecnologici e strategici che, ormai senza più alcun dubbio, faranno da traino all’evoluzione digitale in corso nel mondo e anche nel nostro Bel Paese. 

Abbiamo già elencato i primi 5 principali trend, in uno dei nostri articoli precedenti, ovvero: l’iper-automazione, la multi-esperienza, la democratizzazione delle competenze tecnologiche e digitali (e non solo), la possibilità di potenziare le facoltà umane, sia dal punto di vista cognitivo che di prestazione fisica, e infine il ruolo di cruciale importanza della trasparenza e tracciabilità dei dati. Tutti questi trend evidenziano il desiderio dell’essere umano di andare oltre i propri limiti e semplificare il più possibile l’accessibilità alla tecnologia proprio per poter creare sistemi sempre più human-friendly e democratici che, seppur nel potenziamento estremo della tecnologia, tendono a voler rimettere l’uomo al centro. (Per rivedere i primi 5 trend clicca qui).

Ecco che la tecnologia diventa sempre più strumento al servizio dello sviluppo dell’umanità, in diverse possibili forme. E proprio in linea con questo principio troviamo i successivi 5 trend tecnologici e strategici individuati da Gartner nell’annuale report dedicato a questo argomento, documento che funge da vera e propria linea guida per tutti gli esperti di settore.

Vediamo quali sono:

6) Maggiore autonomia dell’Edge Computing

Quello dell’edge computing non è un concetto recente. Eppure è con l’avvento del Cloud e dell’IoT (Internet of Things) che l’attenzione verso questa forma di tecnologia si è fatta sempre più alta. Si tratta di un modello di infrastruttura informatica che decentralizza una parte di architettura dedita all’elaborazione dei dati. In pratica un’infrastruttura basata sull’edge computing è composta da un centro nevralgico per la conservazione e l’elaborazione dei dati, al quale viene associato un certo numero di nodi periferici che elaborano le informazioni a livello locale. La necessità di delocalizzare nasce quindi dall’esigenza di ridurre l’enorme quantità di dati che confluiscono al Data Center e alleggerire il traffico di rete.

L’obiettivo è quello di mantenere il traffico e l’elaborazione locale per ridurre la latenza, ma sfruttare al meglio le capacità dell’edge riuscendo a consentirgli una maggiore autonomia. Gran parte dell’attuale attenzione sul edge computing deriva dalla necessità di sistemi IoT di fornire capacità disconnesse o distribuite per settori specifici come la produzione o la vendita al dettaglio. È sicuramente da tenere in considerazione che l’edge computing diventerà sempre più un fattore dominante in quasi tutti i settori industriali e nelle tipologie di utilizzo, poiché i sistemi edge possono essere potenziati da risorse di calcolo sempre più sofisticate e specializzate e da una maggiore capacità di memorizzazione dei dati. Per approfondimenti su questo tema rileggi qui il nostro articolo.

7) Distributed Cloud

Una vera e propria rivoluzione per come è stato concepito fino ad ora il Cloud. Infatti un distributed cloud consiste nella distribuzione di servizi cloud pubblici a diverse posizioni, mentre il fornitore di cloud pubblico di origine assume la responsabilità per il funzionamento, la governance, gli aggiornamenti e l’evoluzione dei servizi. Questo rappresenta un cambiamento significativo dal modello centralizzato della maggior parte dei servizi cloud pubblici e, secondo Gartner, porterà ad una nuova era nel cloud computing.

8) IoAT

Internet of Autonomous Things tratta di vere e proprie “cose autonome”, ovvero dispositivi fisici che utilizzano l’Intelligenza Artificiale per automatizzare le funzioni tradizionalmente condotte dagli esseri umani. Questi includono robot, droni, autoveicoli autonomi, navi, e persino elettrodomestici. La loro automazione è fornita da rigidi modelli di programmazione che sfruttano l’AI per fornire comportamenti avanzati che interagiscono più naturalmente con l’ambiente e con le persone. Man mano che la capacità tecnologica migliora e la regolamentazione lo permette e l’accettazione sociale cresce, le cose autonome saranno dispiegate in spazi pubblici incontrollati ad un ritmo sempre più sostenuto.

9) Sistemi BlockChain integrati con la realtà

I sistemi BlockChain hanno tutto il potenziale necessario per mettere in pratica un reale rimodellamento del sistema industriale perché permettono di creare fiducia fornendo trasparenza e consentendo lo scambio di valore tra gli ecosistemi aziendali. Consente di abbattere i costi, riducendo i tempi di regolamentazione delle transazioni, nonché migliorare il flusso di cassa. Ciascun bene può essere rintracciato fino alla sua origine, riducendo in modo significativo le possibilità di sostituzione con merci contraffatte. La tracciabilità delle attività ha inoltre un valore molto importante in altri settori come ad esempio quello alimentare, in cui un sistema di questo genere permette di tenere traccia degli alimenti lungo la catena di approvvigionamento, per riuscire quindi ad identificare più facilmente l’origine di una ipotetica contaminazione, oppure individuare le singole parti non idonee, agevolando quindi il richiamo dei prodotti. Un altro settore in cui il blockchain ha un potenziale rilevante è la gestione dell’identità, dei diritti d’immagine. Inoltre si possono creare contratti intelligenti e programmare nella blockchain eventi che possono innescare azioni, come ad esempio, creare un sistema per cui il pagamento viene rilasciato quando le merci vengono ricevute.

Nonostante queste incredibili opportunità, il sistema Blockchain attualmente è ancora immaturo e non ancora del tutto pronto per le reali implementazioni aziendali a causa di una serie di problemi tecnici, tra cui scarsa scalabilità e inter-operabilità. Ma si tratta comunque di sfide dall’enorme potenziale che è arrivato il momento di iniziare a cogliere.

10) Sistemi di sicurezza per l’Intelligenza Artificiale

I sistemi di Intelligenza Artificiale (AI) e di Machine Learning (ML) continueranno ad essere applicati in diversi modi e forme per aumentare e semplificare il processo decisionale umano. Indubbiamente questo panorama crea enormi opportunità, dall’iper-automazione all’implementazione delle “cose autonome”, tutti elementi che possono fornire grandi trasformazioni in chiave di business, mettendo in gioco nuove e significative sfide anche e soprattutto per i team di sicurezza e leader del settore cyber security, con un massiccio aumento dei potenziali punti di attacco riscontrabili in IoT, cloud computing, microservice, e sistemi altamente connessi in spazi intelligenti. Per questa ragione chi si occupa di Cyber security ha il compito di concentrarsi prevalentemente su tre aree chiave:

  • Protezione di sistemi di AI autorizzati;
  • Sfruttare l’intelligenza artificiale per migliorare la difesa della sicurezza informatica;
  • Prevedere e anticipare l’uso nefasto di AI da parte di possibili attaccanti.

Anche noi di Core Sistemi stiamo concentrando le nostre forze in questo senso, per essere pronti a ciò che il prossimo imminente futuro ci riserverà in chiave tecnologica e strategica ed essere sempre al vostro servizio tempestivamente.

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Fonte: Forbes Media LLC